Sport e ambiente di nuovo uniti sotto il segno del
panda e stavolta
per salvare una delle specie simbolo della natura d’Europa, l’orso bruno
marsicano.
Quella contro l’estinzione dell’orso è infatti una
corsa contro il tempo: di questa specie non restano che 50 individui sulle
montagne dell’Appennino e altrettanti sull’arco alpino italiano. Per aiutare il
WWF a salvarli quest’anno sono scesi in campo gli organizzatori della Corsa
della Bora, gara internazionale di trailrunning organizzata dall'Asd
SentieroUno che dal 4 al 6 gennaio si svolgerà in uno scenario mozzafiato dalle
montagne al mare nei sentieri al confine tra Italia e Slovenia.
La Corsa della Bora – giunta alla sua 5a edizione, è
diventata negli anni l'evento clou invernale nel panorama nazionale della
specialità.
Il prossimo 5 gennaio, alla S1Sprint (una delle
gare previste dalla manifestazione), organizzata anche in collaborazione con la
Trieste Atletica, i partecipanti correranno anche per sostenere la campagna “Orso 2x50” con
cui il WWF vuole salvare l’orso dall’estinzione, o meglio, raddoppiare la
popolazione più a rischio, quella dell’orso marsicano, e portarla a 100
individui nei prossimi 30 anni. Tutti i partecipanti avranno la possibilità di
aiutare il WWF grazie alle iscrizioni alla Corsa: parte del ricavato sarà
devoluto a favore del progetto “Orso 2x50”. L’orso inoltre “correrà” con gli
iscritti grazie alla speciale t-shirt prodotta per l’occasione.
Alla partenza della gara i partecipanti potranno
conoscere di più sul progetto 2x50 presso il punto informativo del WWF
allestito dai volontari dell’associazione, dove sarà possibile firmare una
petizione a sostegno dell'orso.
“Ci sono molti elementi che legano questa
specie allo spirito della gara – ha dichiarato Alessandro Giadrossi,
Delegato WWF nel Friuli Venezia Giulia - il primo: non tutti sanno che
l’orso è capace di correre su 100 metri di distanza più veloce del campione di
atletica Usain Bolt e che allo stesso tempo è un vero camminatore sul percorso
lungo. Un orso può percorrere decine di km. in una sola notte alla ricerca di
cibo e territori da esplorare. Inoltre, come la Corsa della Bora è capace di
mettere in relazione territori diversi, anche il WWF sta cercando di creare in
Italia corridoi ecologici che permettono all’orso di ‘correre’ lontano dal
baratro dell’estinzione. Siamo quindi grati agli organizzatori per averci dato
la possibilità di portare il nostro messaggio in difesa di una delle specie simbolo
della natura selvaggia d’Europa”.
Percorso sostenibile
La collaborazione tra WWF e Asd SentieroUno prevede
anche la ricerca di soluzioni che mirino a limitare l'impatto della
manifestazione sull'ambiente come ad esempio la cura del percorso prima e dopo
lo svolgimento delle gare e la gestione dei ristori, eliminando ogni rifiuto
dannoso.
Le AZIONI del WWF in difesa dell'orso
1 Riduzione della mortalità
provocata da attività umane e miglioramento della connettività ecologica,
ripristinando e mettendo in sicurezza gli attraversamenti lungo i possibili
corridoi di dispersione dell’orso.
2 Gestione e riduzione dei
conflitti grazie all’adozione di strumenti di prevenzione, come recinti
elettrificati per bestiame e apiari, ma anche raccogliendo la frutta caduta
attorno ai Paesi per ridurre l’attrazione verso i centri abitati.
3 Collaborazione alle
attività di ricerca e monitoraggio degli enti preposti alla conservazione e
alla tutela di questa specie iconica.
4 Proposte di miglioramento della normativa
vigente, con istituzione di nuove aree protette, migliore gestione sanitaria di
cani e bestiame che possono trasmettere patologie all’orso.
5 Interventi di
comunicazione e sensibilizzazione di popolazioni locali, turisti e
amministratori, affinché venga riconosciuto l’immenso valore dell’orso
marsicano e possano orientare le proprie scelte verso un sempre maggiore
rispetto e tutela, raccontando le numerose storie di successo che non sono
mancate in questi anni.
Roma, 3 gennaio 2020
Nessun commento:
Posta un commento