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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia
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domenica 22 aprile 2018

Paesaggi da amare: Val Rosandra - sabato, 28 aprile



Parte dalla Val Rosandra l’iniziativa del WWF Trieste che attraverserà il Friuli-Venezia Giulia in quattro tappe. Filo conduttore dei quattro appuntamenti sarà il paesaggio, inteso come bene comune. I paesaggi sono il risultato di un secolare rapporto tra uomo e natura e richiedono cure costanti, pena il loro degrado.
Il WWF di Trieste, in collaborazione con il Comune di San Dorligo della Valle – Dolina e la Comunella di Bagnoli - Srenja Boljunec e con il supporto della A&T 2000, propone per sabato 28 aprile una mattinata di volontariato. All’iniziativa parteciperà anche l’Associazione ESN Trieste con un gruppo di studenti universitari in Erasmus.
Conosceremo la  Comunella di Bagnoli - Srenja Boljunec, una proprietà collettiva che comprende una rilevante parte dei boschi della Val Rosandra.
Armati di guanti e sacchi neri contribuiremo alla pulizia di un’area degradata della Val Rosandra. Parleremo anche dello stretto rapporto che vi è tra commons e paesaggio.
La mattinata si concluderà con un piccolo rinfresco, gentilmente offerto dalla Comunella d Bagnoli – Srenja Boljunec.
Informazioni:
Ritrovo alle ore 8:30 nella piazza di Bagnoli. Arrivo in autobus o con mezzi propri.  
Indossare scarpe adatte..
Invitiamo soci e simpatizzanti ad aderire all'iniziativa scrivendo a: wwftrieste@gmail.com entro giovedì 26, in modo da poter organizzare il piccolo rinfresco..
Paesaggi da amare è un progetto realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, L.R. 23/12.

sabato 10 febbraio 2018

Comunicato stampa: Caso Val Rosandra. Fuori tempo massimo per la giustizia penale

La Corte di Cassazione, preso atto del decorso dei termini di prescrizione, essendo passati sei anni dall’intervento della Protezione civile in Val Rosandra, avrebbe annullato la sentenza della Corte d’Appello di Trieste e rinviato la questione davanti ai giudici civili per una valutazione delle richieste risarcitorie di Ministero dell’Ambiente e del WWF Italia alla luce delle indicazioni che la Suprema Corte darà nella sua motivazione.
Il condizionale è d’obbligo perché nulla di ufficiale è stato depositato.
Quello che è certo è che nessuno degli imputati ha rinunciato alla prescrizione per veder accertata la propria innocenza, dopo la condanna inflitta dai giudici d’appello.
L’ennesima questione ambientale non vedrà così un definitivo accertamento delle responsabilità in sede penale. Le ragioni risiedono nella difficoltà per la giustizia penale di far luce su questioni particolarmente complesse, nei tempi che l’ordinamento penale concede all’accertamento degli illeciti ambientali ancora relegati nel novero dei reati minori.
Rimangono aperte le questioni che avevano indotto il WWF Italia a seguire la vicenda e a costituirsi parte civile: la manutenzione di fiumi e torrenti deve avvenire in modo rispettoso dei valori naturalistici e paesaggistici degli ambienti fluviali. Sul punto sarà necessario un confronto tra Unione europea, Ministero dei beni e delle attività culturali, Ministero dell’Ambiente e Regioni.


Roma – Trieste 9 febbraio 2017

giovedì 16 marzo 2017

Val Rosandra: la Corte d'Appello dà ragione al WWF

foto WWF
La Corte d’Appello di Trieste ha condannato Luca Ciriani, già vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e Guglielmo Berlasso, già direttore della Protezione civile regionale, a sei mesi di arresto, 18.000 euro di ammenda e al ripristino dello stato dei luoghi. Nel 2012 la Protezione civile era pesantemente intervenuta nella Val Rosandra, una riserva naturale prossima alla città di Trieste, tutelata paesaggisticamente sin dal 1953 e costituente un habitat di importanza comunitaria. I lavori erano avvenuti in assenza di autorizzazioni in nome di un’urgenza che sembra poi non aver trovato riscontro nel corso del processo.

Il WWF Italia, denunciante il fatto, costituitosi parte civile assieme al Ministero dell’Ambiente e unico appellante in unione con la Procura della Repubblica, ha colto con soddisfazione la notizia della pronuncia della Corte giuliana che ha riformato integralmente la pronuncia di assoluzione del Tribunale di Trieste.

Il WWF ricorda l’importanza di una manutenzione di fiumi e torrenti rispettosa dei valori naturalistici e paesaggistici. Queste attività devono essere affidate ai Comuni o agli enti gestori della proprietà collettive, economicamente incentivati. Vanno invece contrastati interventi estemporanei, privi di attenta progettazione e direzione tecnica, frutto di scelte dettate solamente da presunte emergenzialità.

Il WWF Italia ricorda infine di aver sottoposto nel 2013 alla Commissione Ue un dossier sul depauperamento dei siti Natura 2000. Tra i casi segnalati vi era anche quello oggetto di quest’ultimo intervento della magistratura.

martedì 15 marzo 2016

Paesaggi da amare: Monte San Rocco

Inizia il 20 marzo con la sua prima tappa sul Monte San Rocco, l'iniziativa del WWF Trieste che promuove la salvaguardia del paesaggio, un bene comune spesso messo a rischio dall'accumulo di rifiuti e dalla noncuranza verso l'ecosistema, tassello essenziale per garantire la salubrità dei luoghi in cui abitiamo e della biodiversità naturale.
 
Nel corso delle tappe, l'obiettivo sarà quello di ripulire dai rifiuti, alcuni ambienti naturali, in modo da valorizzarli restituendo ad essi la loro bellezza naturale.
 

venerdì 15 novembre 2013

Val Rosandra: segui il processo

Il Ministero dell’Ambiente chiede i danni!
di Matteo Fermeglia

C’era indubbiamente molta attesa, sia tra gli addetti ai lavori sia tra i singoli cittadini, per l’avvio del processo davanti al Tribunale di Trieste nel procedimento avviato a seguito dei lavori compiuti dalla Protezione civile regionale, nel marzo dello scorso anno, nell’ambito dell’operazione “Alvei puliti” in Val Rosandra.
In aula, davanti al Giudice dott. Marco Casavecchia sono stati citati: Guglielmo Berlasso - direttore regionale della Protezione Civile - Cristina Trocca, Adriano Morettin - entrambi dipendenti della Protezione Civile -  e Luca Ciriani. Quest’ultimo, già assessore e vice presidente della Giunta, e ora consigliere regionale, era l’unico presente in aula.
Archiviata  le posizioni del sindaco di San Dorligo Della Valle,  Fulvia Premolin e del Vice Sindaco Antonio Ghersinich-quest’ultimo, peraltro,munito di delega alla Protezione Civile - è stata recentemente stralciata anche quella di Mitja Lovriha, dirigente comunale ai lavori pubblici e all'ambiente. Ma rispetto a questa posizione si attende la fissazione dell’udienza nella quale si discuterà sull’eventuale archiviazione.
Contro gli imputati si sono costituti parte civile il Ministero dell’Ambiente, con l ’avvocato dello Stato  Marco Meloni e il WWF Italia con l’avvocato Alessandro Giadrossi.

lunedì 23 settembre 2013

Val Rosandra: WWF e Ministero dell'Ambiente parti civili nel processo


Il WWF Italia  è stato ammesso parte civile nel procedimento per i fatti della Val Rosandra del  2012. Sarà questa pertanto l’unica associazione di tutela ambientale che seguirà, coadiuvata dai propri consulenti, il processo.. All’udienza odierna si è costituito parte civile anche il Ministero della’Ambiente. Il WWF di Trieste aveva invitato il  Dicastero romano a fare valere  in giudizio il grave danno ambientale provocato dalla protezione civile regionale . La richiesta dell’associazione triestina è stata accolta e la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dato mandato all’Avvocatura distrettuale a costituirsi nel processo nei confronti di tutti gli imputati. L’udienza è stata rinviata al 28 ottobre.

venerdì 4 maggio 2012

Cos'è accaduto in Val Rosandra? Incontro-dibattito - 8 maggio 2012

Martedì 8 maggio 2012, alle ore 17.15, in aula Ciamician presso l'Università degli Studi di Trieste, si svolgerà un incontro-dibattito sul tema:

"Cos'è accaduto in Val Rosandra?"

Interverranno:
  • prof. Livio Poldini
  • prof. Giovanni Paolo Fanzutti
  • prof. Furio Finocchiaro

L'incontro è organizzato dal WWF Universitario di Trieste.

venerdì 6 aprile 2012

Val Rosandra: l’impegno del WWF


Non si può mai dare nulla per scontato! Chi ha a cuore la protezione della natura può vedere distrutto dall’uomo un luogo che riteneva definitivamente protetto.
La Val Rosandra costituisce un’icona dell’ambientalismo triestino e di tutti coloro che da oltre cent’anni, avvicinandosi a quei luoghi, naturalisti e alpinisti, ne hanno colto la sua bellezza e la ricchezza della sua biodiversità. Un luogo dell’anima protetto, innanzi tutto, dal sentimento comune.
Tutelato, anche, dalle regole dello Stato che, lentamente e faticosamente approvate nell’arco di settant’anni, sembravano garantirne adeguata conservazione.
Tutto ciò, come abbiamo potuto constatare, non è bastato.

martedì 3 aprile 2012

Conferenza stampa sui fatti della Val Rosandra:esposto del WWF Italia alla Procura della Repubblica di Trieste

Mercoledì 4 aprile 2012, alle ore 11:00, si terrà presso la sede dell’Associazione (via Rittmeyer n. 6 - Trieste) una Conferenza stampa su quanto accaduto in Val Rosandra, in concomitanza con il deposito dell'esposto del WWF Italia alla Procura della Repubblica di Trieste.

Nel corso della Conferenza stampa verranno spiegate le ragioni e gli obiettivi dell’esposto.

Il Presidente dell’Associazione WWF Trieste
Alessandro Giadrossi

sabato 31 marzo 2012

Val Rosandra. Un intervento ingiustificato ed errato

L’intervento della Protezione civile regionale, domenica 25 marzo in Val Rosandra, era ingiustificato ed errato. E’ questa l’opinione del WWF Trieste a seguito di una prima consultazione dei propri naturalisti. 
E’ avvenuta la distruzione della vegetazione ripariale, lungo un tratto del torrente Rosandra, con deturpamento ingiustificato dei suoi valori paesaggistici e alterazione ambientale di un’area tutelata naturalisticamente e paesaggisticamente, ricompresa nell’omonima Riserva naturale.
Sono stati tagliati molti alberi anche di grandi dimensioni (pioppi bianchi del diametro di 90 cm, ontani neri, salici, ecc.) ed è stato compromesso l'habitat della “foresta a galleria” che garantiva ombreggiamento e ossigenazione alle specie ivi presenti, con disturbo all’avifauna quale picchio rosso maggiore, picchio verde, ballerina bianca e gialla, merlo acquaiolo.
E’ stato distrutto dal passaggio dei mezzi il sito di riproduzione della Rana ridibunda.
L’intervento, inoltre, è avvenuto nel periodo riproduttivo per l’avifauna e gli anfibi
Un intervento che, come attuato, era ingiustificato dal punto di vista idraulico.
Il WWF di Trieste aderisce, pertanto, alla manifestazione di protesta, promossa spontaneamente da un gruppo di cittadini, che avrà luogo domenica 1° aprile, alle ore 12, con ritrovo al ponte di legno sul torrente Rosandra.