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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia

domenica 21 gennaio 2018

Zone umide

Soltanto il 3% di tutta l'acqua della Terra è acqua dolce, e più della metà di questa percentuale si trova congelata nei ghiacciai. A fiumi e laghi non resta che lo 0.3%: una quantità piccolissima.

Nonostante le loro ridotte dimensioni, le zone umide sono in assoluto tra le più ricche di biodiversità. Sono altamente produttive e per questo di vitale importanza per la pesca in moltissime aree del mondo.

La conservazione del loro ciclo idrologico rappresenta un punto essenziale per la difesa del suolo e per la lotta alla crisi idrica e alla mancanza di acqua potabile.

Una risorsa che però oggi è sempre più a rischio: circa 2/3 delle zone umide d'Europa sono scomparse negli ultimi 50 anni, e quelle che rimangono sono minacciate dall’inquinamento diffuso dell’agricoltura o dagli scarichi industriali e civili.

Il 2 febbraio di ogni anno si celebra il World Wetlands Day, per ricordare la data dell'adozione della Convenzione sulle zone umide avvenuta il 2 febbraio 1971, nella città iraniana di Ramsar, sulle rive del Mar Caspio. La Giornata mondiale delle zone umide è un'iniziativa che ha il fine di riproporre l’importanza della tutela delle zone umide nel mondo come habitat fondamentali per la conservazione del patrimonio biologico della Terra.

Per celebrare questa giornata, il WWF Trieste organizza giovedì 15 febbraio alle ore 18.30 presso il Circolo Canottieri Adria (Pontile Istria n. 2)  una conversazione con il naturalista Paolo Utmar sull’iniziativa del WWF Italia 2018:
“One Million Ponds”  - Check up delle zone umide.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

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