
La
Presidente Donatella Bianchi e il Presidente onorario Fulco Pratesi,
padre storico del WWF, hanno ieri brindato con lo staff e i volontari
ricordando l'impegno in questi 50 anni per salvare il nostro grande
bene, la natura, dalla quale dipende la nostra stessa sopravvivenza.
Il
WWF ovvero il World Wide Fund for Nature nacque in Svizzera nel 1961.
Il 5 luglio 1966 l'associazione del panda nasce in Italia.
In
Italia è nato tra cacciatori pentiti e documentaristi ambientali
nello studiolo di architettura, ai Parioli di Roma, di Fulco Pratesi.
Ottocento soci il primo anno, quando una tessera costava 2000 lire:
oggi conta 300 mila sostenitori circa, diventando la prima
associazione ambientalista italiana.
La
Presidente Donatella Bianchi nel suo discorso celebrativo
dell'anniversario ha affermato che il WWF in questi 50 anni ha avuto
un ruolo importantissimo in Italia: dall'approvazione della legge per
la protezione della fauna selvatica all'impegno nei progetti di
conservazione per diversi habitat italiani vitali come le zone umide,
la creazione di aree protette come le Oasi e il grande lavoro svolto
sulle specie in via d'estinzione come il lupo, l'orso bruno, la
lontra e il cervo sardo.
È
intervenuto anche il Presidente onorario Fulco Pratesi aggiungendo
che gli anni '60 non erano un periodo felice per la natura: vi erano
solo quattro Parchi nazionali malmessi, licenza di uccidere vari
animali simbolo come il lupo, riducendolo all'esiguo numero di cento
esemplari. Molte altre specie invece scomparvero come il gipeto o la
lince. Inoltre si poteva pescare o meglio sparare alle cernie
utilizzando bombole subacquee; per non parlare del petrolio che
incatramava spiagge e animali, mentre le coste venivano sfregiate dal
grigio smorto del cemento.
Con
l'entusiasmo di poche persone si riuscì a superare l'assalto alla
natura, grazie a diverse campagne di sensibilizzazione ed a vari
progetti.
Nel
corso degli anni vennero create le Oasi, la prima fu nel 1967 a
Burano in Bassa Toscana, ex riserve di caccia ora diventate aree
protette a diverse specie di flora e fauna; spartite in tutto il
territorio del Bel Paese se ne contano ben più di cento gestite
direttamente o date in affidamento dal WWF.
Lo
stesso Pratesi ispirò la legge di tutela del mare grazie alla quale
sarebbero poi nate successivamente tutte le Aree Marine Protette.
Nel
1971 partì la battaglia per salvare il lupo: da cento esemplari oggi
se ne contano millecinquecento. Vi fu anche una campagna a
salvaguardia dei cervi sardi di Monte Arcosu e in trent'anni se ne
contano mille distribuiti tra Sardegna e Corsica.
Gli
anni '80 videro il WWF impegnato in progetti internazionali, primo
tra tutti quello di salvare l'Amazzonia dalla deforestazione. Da noi,
il testimonial era Piero Angela, nel resto del mondo Sting.
Nel
1994 ci fu il primo congresso per bambini e il primo manifesto
dedicato
a questo tema.
Nel
2011 l'apporto sul referendum sull'acqua e ora la battaglia per il
riconoscimento del “Capitale Naturale” affinché la natura possa
essere contabilizzata all'interno del Prodotto Interno Lordo.
Parlando
di numeri, in mezzo secolo di attività il WWF Italia conta oltre 300
mila iscritti tra soci e donatori; le oltre 100 Oasi contano circa 35
mila ettari tra boschi, foreste, fiumi, coste e paludi altrimenti
destinati a scomparire, e visitate ogni anno da 500 mila persone.
L'impegno
contro l'inquinamento, bracconaggio e altri crimini contro l'ambiente
è assicurato sia dalle 300 Guardie volontarie sparse per il
territorio sia per l'intensa attività legale: vi sono milioni di
accertamenti di violazioni e centinaia di mezzi illeciti di caccia
recuperati negli ultimi 20 anni. Ci sono inoltre più di 300 avvocati
volontari ad affiancare il WWF nei tribunali e nelle inchieste.
Il
WWF si è anche impegnato nell'educazione ambientale andando dai
bambini e ragazzi coinvolti nelle Oasi e Parchi facendo diverse
attività all'aperto in campi estivi; fino alla formazione di
insegnati in campo ambientale in vari centri appositi. In questi
progetti a scopo educativo vengono anche coinvolte ogni anno 5 mila
classi scolastiche.
La
Presidente, Donatella Bianchi, noto volto televisivo di Sereno
variabile e di Linea Blu, parlando del futuro dice: “Le sfide dei
prossimi anni saranno l'emersione di un capitale naturale tenuto
nascosto dal sistema economico e l'affiancamento delle aziende nelle
buone pratiche. In Italia l'ambientalismo politico ha fatto troppa
politica e poco ambiente. Per me, dopo aver raccontato tanta bellezza
in TV, prendere la guida di una grande associazione che questa
bellezza difende è stato naturale e per niente imbarazzante”.
In
conclusione, citando le parole dei due Presidenti: tutti questi
risultati sarebbero stati impossibili senza l'aiuto di volontari,
testimonial, enti privati e istituzioni sensibili. Tutti coloro che
in questi 50 anni hanno contribuito ai successi del WWF devono
sentirsi orgogliosi, grazie a loro l'Italia è un paese migliore, più
sensibile e impegnato nella conservazione di quanto la nostra storia
ci ha lasciato in eredità.
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