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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia

giovedì 26 marzo 2015

Rigassificatore di Zaule: i comuni costieri dell'Alto Adriatico confermano la loro posizione contraria

            I sottoscritti, rappresentanti dei comuni costieri dell'Alto Adriatico, convenuti a Capodistria il 24 marzo 2015, confermano all'unanimità la loro posizione contraria all'impianto di rigassificazione in progetto a Zaule (Trieste).
            Richiamano in primo luogo quanto sostenuto dalla Commissione Europea secondo la quale l'eventuale collocazione di un rigassificatore LNG nell'Alto Adriatico dovrà  essere decisa dall'Italia in accordo con  la Slovenia.
            I sottoscritti confermano le motivazioni contrarie che riguardano:

    i condizionamenti al traffico marittimo in quanto la movimentazione delle navi gasiere ostacolerebbe lo sviluppo previsto delle movimentazioni navali nei golfi di Trieste e Capodistria, con ciò compromettendo anche la crescita del processo di integrazione e sviluppo dei porti dell'Alto Adriatico;
    il pericolo di inquinamento del golfo di Trieste e le sue possibili ripercussioni anche sulle coste del litorale sloveno;
    le conseguenti ricadute anche sullo sviluppo della attività turistiche, fondamentali per l'economia di queste aree;
    le procedure di calcolo dei rischi di incidente per l'ambiente circostante associati all'impianto, alla movimentazione delle gasiere ed alla sua collocazione. Le procedure si sono basate su modelli probabilistici non accettabili per un impianto come il rigassificatore, collocato in area fortemente antropizzata e in adiacenza ad altri impianti a rischio di incidente rilevante.

I comuni del litorale sloveno e  giuliano Capodistria, Isola, Pirano, Ancarano, Trieste, Muggia, San Dorligo – Dolina, promotori dell'iniziativa odierna, rivolgono un forte richiamo

    al Governo italiano affinchè non approvi il progetto di insediamento del rigassificatore a Zaule (Trieste);
    al Governo sloveno affinchè riconfermi e faccia valere la posizione contraria al progettato rigassificatore sia nei confronti dell'Italia che della Commissione Europea;
    esprimono il loro supporto alla Regione Friuli Venezia Giulia, chiamata a confermare la sua netta contrarietà all'impianto con la negazione all'intesa con i Ministeri.


All'appello aderiscono i parlamentari della Slovenia eletti in quest'area, presenti all'iniziativa.

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