Come sarebbe un mondo
senza le grandi scimmie? Quali conseguenze avrebbe la loro estinzione? A
queste domande cerca di rispondere ‘Planet without Apes’, l’ultimo libro del primatologo
di fama mondiale, Craig Stanford
E’ possibile che entro i prossimi cent’anni si estingua la quasi totalità delle grandi scimmie. Gli habitat forestali dei gorilla, degli scimpanzé, dei bonobo e degli oranghi stanno rapidamente scomparendo, spesso trasformati in terreni agricoli. Malattie e bracconaggio contribuiscono ulteriormente a ridurre di numero i nostri più vicini cugini genetici. Con la loro estinzione rischiamo di perdere gli ultimi preziosi legami con il nostro passato evolutivo.
E’ possibile che entro i prossimi cent’anni si estingua la quasi totalità delle grandi scimmie. Gli habitat forestali dei gorilla, degli scimpanzé, dei bonobo e degli oranghi stanno rapidamente scomparendo, spesso trasformati in terreni agricoli. Malattie e bracconaggio contribuiscono ulteriormente a ridurre di numero i nostri più vicini cugini genetici. Con la loro estinzione rischiamo di perdere gli ultimi preziosi legami con il nostro passato evolutivo.
Craig Stanford è
professore di Scienze Biologiche e antropologia, e co-direttore del Centro di
ricerca Jane Goodall presso la University of Southern California. Il suo
campo di studio è incentrato sul comportamento e l'ecologia dei primati e delle
grandi scimmie in particolare. Craig ha condotto ricerche sul campo in Africa
orientale, Asia meridionale, Sud-Est Asiatico, America centrale e meridionale..
Per saperne di più:Sito dell'autore: www.craigstanford.org
Pagine sulle grandi scimmie sul sito del WWF Internazionale
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