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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia

domenica 6 ottobre 2013

Conferenza: Vajont 1963 – 2013. La tragedia, l’inchiesta, il processo

Di Alessandro Giadrossi

Vajont 1963 – 2013. La tragedia, l’inchiesta, il processo. Sarà questo il tema della conferenza che si terrà martedì 8 ottobre 2013 alle ore 17.30, a Trieste presso il Magazzino delle Idee, corso Cavour (entrata di fronte al Molo IV). 

A parlarne sono stati chiamati la storica Adriana Lotto e il geologo Franco Cucchi, ordinario di geografia fisica e geomorfologia nell’Università di Trieste. La conferenza si svolgerà nell’ambito delle iniziative collegate alla mostra Acqua: identità di un territorio, a cura del WWF  Trieste, Provincia di Trieste e Area Marina Protetta di Miramare. 

Il 9 ottobre ricorreranno i cinquant’anni da quell’immane tragedia che rappresentò il Vajont. Un tema che scienza, teatro, cinema, saggistica, narrativa e poesia hanno più volte affrontato. 

In questa conferenza non si  ricorderà solo quello che accadde. Il Vajont andrà colto per quello che è stato: una cesura netta nelle scienze geologiche e, in generale, un momento per una riflessione sul ruolo dell’Accademia nelle scelte sulla realizzazione delle grandi opere.

Il Vajont è stato anche l’argomento di un’inchiesta giornalistica che Tina Merlin, con tenacia, prima e dopo quel 9 ottobre, fece e raccontò negli articoli pubblicati sulle pagine del quotidiano l’Unità. L’accertamento delle responsabilità per quanto accaduto sul Vajont è stato, infine, l’oggetto del primo grande processo su un tema ambientale.

Franco Cucchi, giovane studente nel 1963, colse lo sciame sismico che investì i geologi dell’università italiana, messi duramente sotto accusa per essersi compromessi con i padroni del vapore, la Sade prima e l’Enel poi, non prevedendo o consapevolmente omettendo di informare gli organi di controllo del grave pericolo che stava correndo la popolazione. Guido Nozzoli, giornalista molto apprezzato dell’Unità, parlò di viltà accademica a proposito del fatto che, quando il giudice istruttore, Mario Fabbri, decise di compiere un’indagine tecnica sulla prevedibilità del disastro, non trovò un solo uomo di scienza disposto a criticare l’operato dei colleghi. Per accertare la verità si dovettero scegliere, forse la prima volta nella storia giudiziaria italiana, dei periti stranieri.

L’inchiesta fu giornalistica e politica. La prima era stata avviata, ancor prima di quel tragico 9 ottobre, da Tina Merlin. Nel 1956, quando la Sade aveva iniziato gli espropri a Erto. Articoli che nel 1960 la condussero a Milano, sul banco degli imputati. Nel 1964 del Vajont si occupò anche una Commissione parlamentare d’inchiesta della quale faceva anche parte il senatore Vittorio Vidali.

A parlare  di Tina Merlin sarà Adriana Lotto, autrice di un bellissimo libro Quella del Vajont. Tina Merlin, una donna contro, pubblicato lo scorso anno da Cierre edizioni. 
E con lei sarà Toni Sirena, il figlio di Tina Merlin, che ha collaborato al libro Vajont ottobre 1963 curando la cronologia dei fatti e che ora è stato ristampato dalla casa editrice di Sommacampagna. Ad Adriana Lotto spetterà il compito di tratteggiare brevemente l’evolversi del processo che non si svolse davanti al giudice naturale, quello di Belluno, ma all’Aquila, ove la Cassazione lo spostò su ricorso degli avvocati degli imputati.

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