Valle Grotari era una valle da pesca. E' poi diventata uno straordinario bacino di biodiversità che l’amministrazione comunale di Marano Lagunare vorrebbe trasformare in porto turistico.Un’ipotesi contro cui il Wwf si batte da tempo. Attualmente Valle Grotari è infatti uno dei più spettacolari esempi in Friuli Venezia Giulia di come una piccola zona umida abbandonata (circa 12 ettari ) possa diventare uno straordinario bacino di naturalità e biodiversità. In quest’area – compresa in una Important Bird Area (IBA) e adiacente al Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) “Laguna di Grado e Marano” – fino ad oggi sono state segnalate oltre 170 specie di uccelli, fra cui 30 regolarmente nidificanti, tanto da generare una effettiva “concorrenza” alla vicina riserva naturale di Valle Canalnovo. Le specie più importanti che regolarmente vi nidificano sono: cigno reale, oca selvatica, 1-2 coppie di falco di palude, 20 coppie di airone rosso, 10 coppie di tarabusino, circa 40 coppie di airone cenerino, e altri aironi che hanno probabilmente nidificato come la sgarza ciuffetto e la nitticora. Alcuni anni fa è stata accertata la nidificazione del raro tarabuso e del variopinto basettino.
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