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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia

domenica 29 marzo 2020

Si utilizzino le risorse finanziarie del Parco del Mare per le imprese in dfficoltà e la ristrutturazione della Piscina terapeutica


Termina in questi giorni l'iter avviato dalla Soprintendenza per la modifica del vincolo apposto sull'area del Molo F.lli Bandiera nel 1961. Le sottofirmate Associazioni nel novembre scorso hanno organizzato una conferenza pubblica presso il Circolo della Stampa nella quale, oltre a dare notizia del provvedimento assunto dalla Soprintendenza, si ripromettevano di evidenziare in un successivo incontro le azioni che avrebbero intrapreso per concorrere alla salvaguardia dell'area circostante la vecchia Lanterna, non compromettere ulteriormente il sito e renderla fruibile con l'eliminazione dei corpi di fabbrica inutilizzati, precari ed abusivi. L’attuale blocco delle manifestazioni pubbliche ci costringe a chiedere ospitalità al quotidiano locale, che in questi anni ha reso un servizio importante alla cittadinanza, ospitando una pluralità di opinioni e pareri sul cosiddetto Parco del Mare.
Dopo aver avuto un incontro con il Soprintendente, il Comitato della Lanterna e le Associazioni firmatarie hanno inviato agli uffici competenti un documento per esporre dettagliatamente l'opposizione a quanto è previsto dal provvedimento di modifica del vincolo.
Si conviene che è necessario ridare dignità ad un'area sulla quale le Autorità preposte, nonostante il vincolo vigente dal 1961, non sembra abbiano esercitato i compiti di vigilanza e repressione degli abusi commessi nel corso degli anni, ma questo obiettivo non deve essere perseguito attraverso la possibilità di nuova edificazione al posto di quella vecchia usando la cubatura degli immobili abusivi e precari. Nel nuovo dispositivo di vincolo vi sono notevoli margini di discrezionalità che non tutelano sufficientemente la visibilità della Lanterna e la restituzione delle aree adiacenti ad una fruizione pubblica. Alle nostre osservazioni la Soprintendenza ha risposto con una nota riconfermando i contenuti del suo provvedimento.
Si procederà con un'azione in sede Ministeriale per sensibilizzare la sede centrale su quanto sta avvenendo e si sensibilizzeranno le forze politiche per evitare un danno irreparabile ad una zona che è stata colpevolmente lasciata nel degrado e deve ritornare ad essere un “bene comune”.
Si rivolge un accorato appello all'opinione pubblica e alle Istituzioni competenti per un ripensamento sull'iniziativa relativa al Parco del Mare, promossa dalla Camera di Commercio, affinché le risorse di cui essa dispone, frutto dei versamenti degli iscritti e di tutti i cittadini che accedono alla benzina agevolata, siano utilizzate a sostegno della categorie economiche in estrema difficoltà in questo momento e nell'immediato futuro, una volta cessata la pandemia, e per un intervento, al più presto possibile, di ripristino della Piscina terapeutica. Ribadiamo questo punto con forza perché sussiste il sospetto che la demolizione della stessa e ricostruzione in Porto Vecchio sia propedeutica alla realizzazione di parcheggi a supporto del cosiddetto Parco del Mare.

Comitato Lalanterna                        lalanternatrieste@gmail.com
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