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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia

martedì 7 maggio 2019

Venerdì 10 maggio: Reading "Libri salvati - letture pubbliche di libri proibiti"


Venerdì 10 maggio alle 16.00
Reading "Libri salvati - letture pubbliche di libri proibiti"
giardino di Piazza Hortis davanti alla sede della Biblioteca civica.
Si leggeranno, tra gli altri, brani di Joyce, Brecht, Luxemburg, Zola.

Parteciperemo anche noi del WWF Trieste con Nevia Iud, che leggerà alcuni brani di Charles Darwin tratti da Viaggio di un naturalista intorno al mondoQuest'opera raccoglie le osservazioni e le riflessioni che il giovane naturalista inglese annota nel corso dei cinque anni di viaggio sulla Beagle. Un libro affascinante che offre al lettore non soltanto lo sguardo acuto di uno scienziato di genio, ma anche il senso di meraviglia del viaggiatore di fronte a mondi diversi e l'entusiasmo che accompagna la sua scoperta di realtà insospettate.

Libri salvati è la rassegna di letture pubbliche di libri proibiti nell'
anniversario delle Bücherverbrennungen, i roghi di libri avvenuti la notte del 10 maggio 1933 a Berlino e nelle principali città della Germania, al culmine di una vasta campagna per la “pulizia” della cultura tedesca mediante il fuoco. Furono bruciate le opere di centinaia di autori considerati non conformi all’autentico spirito tedesco, perché di origine ebraica o perché portatori di visioni del mondo distanti da quelle del regime. Insieme alle opere dei fondatori del Comunismo – Karl Marx, Friedrich Engels, Georg Lukács, Rosa Luxemburg, Lenin, Trockij ed altri -, finirono al rogo i libri di Albert Einstein, André Gide, Arthur Schnitzler, Bertolt Brecht, Charles Darwin, Émile Zola, Ernest Hemingway, Franz Kafka, H. G. Wells, Hermann Hesse, Jack London, James Joyce, John Dos Passos, Karl Kraus, Maksim Gor’kij, Marcel Proust, Robert Musil, Sigmund Freud, Walter Benjamin, Thomas Mann, Vladimir Majakovskij e tanti altri grandi della letteratura e della scienza. Ricordiamo che quei roghi furono appiccati nell’ambito di solenni cerimonie inaugurate dal saluto plaudente di rettori, gerarchi del regime, leader degli studenti, e dai festeggiamenti di folle entusiaste, tutti persuasi che – come sostenne il ministro della propaganda Joseph Goebbels – questo fosse il migliore rimedio «[…] alla decadenza e alla corruzione morale!» 


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