Fabio Perco sarà sempre con
noi. Il suo pensiero, profondo ma allo stesso tempo cristallino nella chiarezza
dei concetti, la battuta pronta e sagace frutto di un humor britannico ormai
rarissimo, non potremo mai scordarli.
Ha formato una generazione
di naturalisti e ornitologi. Il Parco delle Foci dell’Isonzo, la protezione dei
grifoni a Cherso e a Cornino e mille altre realtà sono frutto del suo
entusiasmo e delle sue battaglie, spesso combattute da solo o con sparute minoranze
in un Paese che del sapere su cui si fonda la conservazione della natura vuole
rimanere analfabeta. Se qualcuno si è
avvicinato alla natura lo deve a lui, al suo sapere, alla sua parola, ai suoi
bellissimi disegni.
Ma nessuno avrebbe meglio potuto
descrivere quest’Uomo dei suoi figli, Dino, Elena e Nicoletta che hanno
pubblicato su facebook quest’intimo ritratto:
"Ciao Papà, non hai scelto un giorno a caso per lasciarci: oggi 110 anni
fa nasceva Charles Darwin. Hai dedicato la tua vita alla natura, agli animali
ed all’arte riuscendo a fare delle tue passioni il tuo lavoro. Ci hai cresciuto
immersi in questo mondo meraviglioso e stimolante trasmettendoci i tuoi valori
e insegnandoci a guardarci intorno con occhi curiosi sempre conditi da una sana
ironia".
"Grazie
a te ed alla mamma la nostra vita assieme è stata speciale. Sei stato un papà
sempre presente, il nostro “eroe”: ci portavi a cavalcioni quando eravamo
piccoli lungo i sentieri di montagna; in vacanza al mare, con la barca, ci
insegnavi a pescare e, in caso di maltempo, non perdevi la calma e ci portavi
al sicuro. Ovviamente conoscevi i nomi di tutti gli animali e quasi mai non
sapevi rispondere ad una qualche nostra domanda. In spiaggia non ti limitavi
certo a costruire un castello di sabbia, ma come minimo un esemplare di Foca
monaca a grandezza naturale che tutti i passanti avrebbero ammirato per il
resto del giorno. Ci rendevi così orgogliosi di poter dire: “L’ha fatto il
nostro papà!!”. Sapevi disegnare ogni cosa e benissimo, un vero artista,
ovviamente il soggetto principale erano sempre i tuoi amati animali".
"La
sera per addormentarci non ti serviva un libro di fiabe perché le storie le
inventavi tu, così come inventavi i mostriciattoli che ci avrebbero “punito” se
non fossimo andati a letto presto. Ma di essere severo proprio non eri capace:
sono rare le volte in cui hai alzato la voce, il massimo che potevi fare quando
ti facevamo perdere la pazienza. Hai sempre giocato con noi: stimolandoci ad
imparare, a costruire, a disegnare. Tu stesso, in fondo, sei sempre rimasto un
po’ bambino ed infatti a Natale il pacco con i “Lego”era per te". "Ci
hai insegnato ad affrontare una discussione su qualsiasi argomento con toni
vivaci, ma sempre smorzati dal tuo caratteristico humor".
"Non
ci hai mai fatto pesare il fatto che stavi male e fino all’ultimo hai
continuato a guardare al futuro progettando nuove aree protette ed il ritorno
di specie rare. Progetti che, siamo sicuri, con un po’ di più tempo saresti
riuscito a realizzare. La costanza non ti è mai mancata". Papà ci manchi
già tanto! Fino all’ultimo ti abbiamo tempestato di domande e quante ancora te
ne vorremo fare. Non ci sarai per rispondere e non ci sarai più sulla tua
poltrona vicino al caminetto con il pennello in mano, le tue sculture, ed una
montagna di saggi sparsi attorno a te. Noi però sapremo comunque dove venirti a
cercare: tra i battiti d’ali delle migliaia di oche che tra poco lasceranno i
ripristini della Cona, o più in alto ancora dove volteggiano le cicogne ed i
grifoni".
"Sarai
sempre nei nostri cuori papà.
Ti
vogliamo bene,
i
tuoi figli Nicoletta, Elena e Dino"
Grazie Fabio,
Il WWF di Trieste Alessandro
Giadrossi
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