
Si
tratta di animali generalmente innocui il cui morso non è pericoloso
di per sé. Tuttavia non sono da sottovalutare: alcune zecche possono
essere infette da batteri, virus o parassiti, che a loro volta
possono causare gravi malattie negli esseri umani.
Esiste
pertanto il rischio che le zecche, mentre si nutrono del vostro
sangue, vi trasmettano la loro infezione.
Le
malattie trasmesse dalle zecche sono presenti in quasi tutta Europa,
alcune con una prevalenza maggiore in determinate regioni. Le
principali zone a rischio in Italia sono il Friuli Venezia Giulia, il
Veneto ed il Trentino Alto Adige.
Le
zecche vivono sui terreni boschivi ombrosi e umidi, nei cespugli, sui
campi a prati e nei prati e si sviluppano sia nelle zone rurali che
nelle località urbane.
Maurizio
Ruscio -Direttore Dipartimento ad Attività Integrata di Medicina di
Laboratorio, Azienda Ospedaliero-Universitaria ‘Ospedali Riuniti’
di Trieste- afferma che “È dimostrato che le zecche sono in grado
di trasmettere diverse malattie, dalla borreliosi di Lyme, alla
rickettsiosi, alla febbre ricorrente e molte malattie virali. Tra
queste, la più seria è l’encefalite da zecca o TBE(Tick-borne
Encephalitis).”
L'
encefalite da zecca è una tra le più gravi malattie trasmesse da
questo parassita, presente anche in Italia, in particolare in alcune
regioni ad esempio il Friuli Venezia Giulia.
Questa
malattia è segnalata nel nostro territorio fin dagli anni duemila
nelle zone montane e pedemontane. Inoltre sono stati riscontrati
alcuni casi anche nell'area triestina.
E'
importante prestare attenzione alle semplici regole base di
prevenzione, soprattutto perché per essere contagiati è sufficiente
un singolo morso di zecca infetta.
L’encefalite
da zecca può essere prevenuta
adottando semplici accorgimenti:
• utilizzate
repellenti
sulla pelle e sui vestiti (i repellenti specifici per abiti non
devono essere usati anche sulla pelle) e indumenti protettivi, che
contribuiscono a evitare i morsi di zecca
• dopo
aver trascorso del tempo all’ aria aperta, toglietevi gli abiti
prima di entrare in casa ed esponeteli alla luce del sole, oppure
lavateli
• nelle
zone dove questa malattia è endemica, si raccomanda anche la
vaccinazione
contro l’encefalite da zecca. La vaccinazione contro l’encefalite
da zecca è una profilassi raccomandata nel Piano Nazionale di
Prevenzione Vaccinale. In Friuli
Venezia Giulia è offerta gratuitamente
ai residenti e agli esposti professionalmente in area a rischio, ai
volontari della protezione civile operanti nei settori
dell’antincendio boschivo e dei cinofili, con compartecipazione
alla spesa ai non residenti
• rimuovete
rapidamente le zecche,
per ridurre il rischio di infezione.
Se
si presentano uno o alcuni dei seguenti sintomi durante le quattro
settimane successive al morso di una zecca è bene contattare il
proprio medico curante. I sintomi in causa sono: febbre, stanchezza,
mal di testa, dolore muscolare e nausea.
La
fase tardiva della malattia coinvolge il sistema nervoso centrale e
può provocare sintomi neurologici a lungo termine e, in alcuni rari
casi, anche la morte.
Negli
ultimi 30 anni, il numero di casi di encefalite da zecca in tutte le
regioni endemiche europee è aumentato di quasi il 400%.
“Nessun
allarmismo” continua Maurizio Ruscio “ma occorre tanta prudenza,
in particolare nelle zone a rischio.”
E'
importante, se non addirittura necessaria, un' adeguata prevenzione.
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