In un caldo pomeriggio agostano, il 6 agosto 2015 si è tenuto
presso lo Spazio Rosa del Parco di San Giovanni a Trieste l’incontro “Polveri,
gas e inquinanti: come si misurano ed esperienze applicative” organizzato
dall’Ordine dei Chimici di Trieste. L’evento ha avuto il patrocinio di Azienda
per l’Assistenza Sanitaria n°1 triestina, ARPA FVG, Università degli
Studi di Trieste e della Divisione di Chimica dell’Ambiente e dei Beni
Culturali della Società Chimica Italiana
A dispetto di condizioni climatiche proibitive,
c’è stata la partecipazione di oltre 50 persone registrate. Pierluigi Barbieri
del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università ha
raccontato quali siano gli elementi critici nell’analizzare inquinanti
nell’aria ambiente e in particolare nelle polveri, mentre Marco Bellini del
Dipartimento di Trieste di ARPA FVG ha illustrato le caratteristiche della rete
di monitoraggio della qualità dell’aria attiva sul territorio regionale e
triestino e il corposo e qualificato lavoro della sede di Trieste del
laboratorio LUR dell’Agenzia ambientale regionale, che esegue analisi
specialistiche su inquinanti atmosferici per l’intero Friuli Venezia Giulia.
E’ seguita un’estesa serie di interventi
e quesiti del pubblico, tra cui quelli di Alessandro Giadrossi, presidente del
WWF Regionale, di Alda Sancin ed Ettore Bellanti dell’Associazione NoSmog, dei
docenti dell’Ateneo triestino Vittorio Torbianelli e Furio Finocchiaro, di
Giorgio Jercog dell’Associazione Amici del Golfo, del consigliere del comunale
di Trieste Fabio Petrossi, del consigliere regionale Andrea Ussai, del senatore
Lorenzo Battista, del direttore del Dipartimento di Trieste di ARPA FVG Italo
Pellegini, del direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’AAS 1 Valentino
Patussi, accanto a quelli di altri professionisti e cittadini.
Toccando il tema caldo dei controlli
sull’impianto siderurgico triestino è stata ribadita da più voci la necessità
inderogabile di portare le stazioni di monitoraggio prossime allo stabilimento
sotto controllo pubblico, di una pronta disponibilità ai cittadini delle
relazioni sulla qualità dell’aria e di un utilizzo tempestivo da parte dei
decisori delle informazioni sul quadro ambientale che vengono rilevate. E'
stato inoltre ribadito il concetto di "salute", che non può essere
limitato alla misura di una singola "centralina"o alla verifica, pur
importantissima, della presenza o meno di una specifica malattia, ma deve
valutare complessivamente la situazione in essere mirando allo stato di
benessere psico-fisico e sociale delle persone, come indicato
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’incontro è stato un momento di
focalizzazione e approfondimento di conoscenza tra specialisti, cittadinanza e
rappresentanti di istituzioni, nell’auspicio di una rinforzo della coesione tra
le parti civili.
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