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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia

domenica 8 marzo 2015

"Grandi cambiamenti nel WWF" - intervista ad Alessandro Giadrossi

di Federica Fonda


“Grandi cambiamenti nel WWF per il 2015”. Queste sono le parole di Alessandro Giadrossi, presidente del WWF Trieste e delegato regionale nel Friuli Venezia Giulia.
Spiegaci brevemente di cosa si occupa il WWF.
Il WWF è la più grande associazione ambientalista nel mondo. Lanciò una grande campagna per l’istituzione di aree protette atte a preservare il territorio e le specie in via d’estinzione. Si  impegnò successivamente sul problema della gestione dei rifiuti. Poi, così come le problematiche ambientali cambiarono, così mutarono gli  obiettivi dell’associazione. Un esempio per tutti: i cambiamenti climatici.
Recentemente la struttura del WWF Italia è stata riorganizzata. Cosa hanno comportato questi cambiamenti?
Il WWF ha una sua struttura nazionale con uno staff che segue i vari temi. Ora si stanno trasformando le strutture territoriali: non esistono più sezioni regionali con un proprio staff ma soltanto una figura di coordinamento di fiducia del Consiglio Nazionale, il delegato regionale. A livello provinciale, invece, le sezioni sono state sostituite da organizzazioni autonome.
E nel Friuli Venezia Giulia?
La copertura territoriale delle associazioni aderenti al WWF non è omogenea: molto attive sono quelle di Trieste e Monfalcone. Per quanto riguarda Udine e Pordenone uno dei compiti che dovrò svolgere nel corso del mio mandato sarà cercare di favorire la formazione di un gruppo che operi in Friuli.
Questa riorganizzazione ha portato anche a un cambiamento nell’individuazione delle iniziative?

Sì, ora lavoriamo su grandi campagne decise a livello internazionale e nazionale che vengono programmate di anno in anno. Sta alle associazioni aggregate proporre, per ogni campagna, delle iniziative nella propria realtà sociale. Le organizzazioni ambientaliste si sono moltiplicate nel corso degli anni. A queste si sono aggiunti un arcipelago di comitati che seguono battaglie su scala locale. Le strutture territoriali spesso si sono limitate a seguire queste battaglie dimenticando la mission internazionale del WWF.
Qual è la campagna attuale?
La campagna è “STOP ai crimini di Natura”. L’obiettivo è quello di chiedere sanzioni più severe per il commercio illegale e l’uccisione di animali selvatici protetti e precise garanzie per il mantenimento e il rafforzamento del Corpo Forestale dello Stato. Tutti possono contribuire a questa causa firmando la petizione entro la fine di febbraio e divenendo soci.
Ci puoi dare un’anticipazione sulle future campagne?
La prossima, che inizierà a marzo, sarà quella sulla tutela delle foreste, con particolare attenzione al problema della deforestazione. A fare da trait d’union tra Stop ai crimini di natura e foreste sarà il focus sul Lupo.
Tu sei anche il presidente del WWF Trieste. Ci sono già dei programmi a livello locale?
A gennaio, durante la presentazione del programma nazionale ai soci del WWF, abbiamo delineato alcune iniziative che ora stiamo preparando. La campagna sulle foreste si concretizzerà sulla protezione dei boschi e sul depauperamento costante di questo patrimonio ambientale nella nostra regione: i boschi non mancano ma è necessaria una loro corretta gestione e manutenzione. Sempre per collegare l’attuale campagna a quella sulla deforestazione  parleremo dell’ITTO Cites programme sul commercio del legname proveniente dalle foreste tropicali.
 Sei stato anche uno dei fautori della nascita del WWF universitario a Trieste. Che cosa puoi raccontarci a riguardo?
Quando cinque anni fa accettai l’incarico di presidente dell’associazione di Trieste, con la quale lavoravo ormai da quasi trent’anni, in particolare come avvocato del WWF Italia, lo feci con l’obiettivo di provare a realizzare un’associazione che tenesse conto dell’evoluzione sociale intervenuta nel corso degli anni. Ciò significava prestare massima attenzione anche alla realtà giovanile. Coerente con questo scopo è stato il coinvolgimento degli studenti universitari nei progetti del WWF. Il WWF universitario triestino è il primo gruppo in Italia e stiamo ora spingendo perché si attivino ulteriori realtà nelle altre università italiane.  Questo è uno dei tasselli di quello che è stato definito il Sistema Trieste di organizzazione territoriale del WWF.
Che tipo di attività vengono svolte dal WWF universitario?
Alcuni membri hanno partecipato a un progetto regionale sul tema del riuso. Realizzeranno delle interviste a persone che hanno fatto del riutilizzo di oggetti il proprio lavoro. Poi a marzo inizieranno, nella sede centrale dell’Università di Trieste ogni due settimane, degli incontri divulgativi su vari temi ambientali, i Question Time.

Per maggiori informazioni: wwftrieste.altervista.org e la pagina facebook WWF Universitario Trieste.

Federica Fonda, Simone Moras e Margherita Torre (membri del WWF Universitario)
Pubblicato sulla rivista Konrad

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