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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia

mercoledì 19 novembre 2014

ADRIATICO una storia scritta sull'acqua

Appuntamento autunnale per "Adriatico, una storia scritta sull'acqua" la manifestazione su natura, cultura, economia e paesaggio  del mondo adriatico, organizzata dall'Associazione ambientalista Marevivo con la collaborazione del Gruppo/Skupina 85, del CAI XXX ottobre e del quotidiano Primorski Dnevnik, il contributo della  Samer & Co. Shipping, del Vis A Vis Grand Hotel Duchi D’Aosta e delle Cooperative Operaie di Trieste. 
Martedì 25 novembre alle ore 18 alla Sala degli incontri del  CAI XXX ottobre 
(Trieste, via Battisti, 22 - III piano) ci sarà la proiezione di
GUARDARE IL VENTO
un film di Giampaolo Penco
presenta Marino Vocci

Il filo conduttore del film Guardare il vento (2013), soggetto e regia di Giampaolo Penco, prodotto da Videoest per RAIEducational, è il viaggio lungo le coste della penisola, raccontate da situazioni d’arte e architettura: storie di artisti, fotografi, architetti s’intrecciano con quelle del territorio e dei suoi abitanti.
Un racconto che parte da Trieste e arriva in Puglia, per poi risalire da Reggio Calabria a Genova. La costa dell’Adriatico Occidentale è una lunga linea blu, che divide la sabbia dall’acqua e solo in un paio di punti, alle estremità, incontra la roccia.
Il mare confina con la spiaggia, la spiaggia confina con le strutture turistiche, poi dietro c’è la città, poi ancora la periferia, poi strade e qualche scorcio della natura esiliata dal suo confine naturale con la costa. Guardare il vento, con la fotografia di  Paolo Babici, è la storia del cambiamento del territorio e delle persone che lo abitano, raccontata attraverso le fotografie di Guido Guidi, Francesco Raffaelli, le sculture di Eliseo Mattiacci, la vicenda personale di Pino Pascali. A Reggio Calabria l’artista Alfredo Pirri ci porta a visitare il nuovo museo, non ancora aperto, destinato ad ospitare i Bronzi di Riace assieme ad altri reperti in gran parte recuperati dal mare. A Napoli troviamo chi i reperti li fotografa Mimmo Jodice. Poi risaliamo fino La Spezia dove due collezionisti milanesi, Grazia e Gianni Bolongaro hanno intrapreso la costruzione di un Parco d’Arte Ambientale.


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