Appuntamento autunnale
per "Adriatico, una storia scritta sull'acqua" la
manifestazione su natura, cultura, economia e paesaggio del mondo
adriatico, organizzata dall'Associazione ambientalista Marevivo con la collaborazione
del Gruppo/Skupina 85, del CAI XXX ottobre e del quotidiano Primorski Dnevnik,
il contributo della Samer & Co. Shipping, del Vis A Vis Grand Hotel
Duchi D’Aosta e delle Cooperative Operaie di Trieste.
Martedì 25 novembre
alle ore 18 alla Sala degli incontri del CAI XXX ottobre
(Trieste, via Battisti, 22 - III piano) ci sarà la proiezione di
(Trieste, via Battisti, 22 - III piano) ci sarà la proiezione di
GUARDARE IL VENTO
un film di Giampaolo Penco
presenta Marino Vocci
Il filo conduttore del film Guardare il vento (2013), soggetto e regia
di Giampaolo Penco, prodotto da Videoest per RAIEducational, è il viaggio
lungo le coste della penisola, raccontate da situazioni d’arte e
architettura: storie di artisti, fotografi, architetti s’intrecciano con
quelle del territorio e dei suoi abitanti.
Un racconto che parte da Trieste e arriva in Puglia,
per poi risalire da Reggio Calabria a Genova. La costa dell’Adriatico
Occidentale è una lunga linea blu, che divide la sabbia dall’acqua e solo in un
paio di punti, alle estremità, incontra la roccia.
Il mare confina con la spiaggia, la spiaggia confina con le
strutture turistiche, poi dietro c’è la città, poi ancora la periferia, poi
strade e qualche scorcio della natura esiliata dal suo confine naturale con la
costa. Guardare il
vento, con la fotografia di Paolo Babici, è la
storia del cambiamento del territorio e delle persone che lo abitano,
raccontata attraverso le fotografie di Guido Guidi, Francesco Raffaelli,
le sculture di Eliseo Mattiacci, la vicenda personale di Pino Pascali. A Reggio
Calabria l’artista Alfredo Pirri ci porta a visitare il nuovo museo, non ancora
aperto, destinato ad ospitare i Bronzi di Riace assieme ad altri reperti in
gran parte recuperati dal mare. A Napoli troviamo chi i reperti li fotografa
Mimmo Jodice. Poi risaliamo fino La Spezia dove due collezionisti milanesi,
Grazia e Gianni Bolongaro hanno intrapreso la costruzione di un Parco d’Arte
Ambientale.
Nessun commento:
Posta un commento