La Natura rischia la bancarotta perché stiamo
superando i confini del Pianeta. Già ora la perdita di biodiversità e i
cambiamenti climatici hanno superato i limiti e gli effetti stanno avendo
conseguenze negative sull’umanità, causa stessa del problema. L’obiettivo deve
essere quindi rafforzare la resilienza del pianeta e la sua abilità nel
continuare a garantire all’umanità benessere e sviluppo umano. Servono modelli
di business alternativi e sostenibili, un’economia circolare che
disaccoppi ricchezza e benessere dal consumo delle risorse. Occorre
che si assegni un valore al capitale naturale perché si disincentivi il
deprezzamento delle risorse naturali e la perdita della biodiversità tenendone
conto nei bilanci nazionali.
Questo
l’appello che verrà approfondito domani alla Peccei Lecture organizzata
da WWF Italia, Club di Roma e Fondazione Aurelio Peccei, in collaborazione con
UniCredit con Johan Rockström
e Anders Wijkman, autori de “Natura in bancarotta. Perchè rispettare i confini
del pianeta”, di cui è appena uscita l'edizione italiana a cura di
Gianfranco Bologna per le Edizioni Ambiente.
L’evento si
terrà martedì 29 aprile alle ore 15.00 a Roma e sarà possibile seguire l’evento online su wwf.it/streaming e su
Twitter seguendo @WWFItalia (la sala conferenze ha esaurito i
posti).
Oltre agli autori interverranno Roberto Peccei Presidente Fondazione Aurelio
Peccei e Vice Presidente Club di Roma, Maurizio Beretta Responsabile
Group Identity & Communications UniCredit, Enrico Giovannini,
Professore di statistica economica Università Tor Vergata Roma, già ministro
del lavoro e delle politiche sociali e già presidente ISTAT e Gianfranco
Bologna Direttore Scientifico WWF Italia e Segretario Generale Fondazione
Aurelio Peccei.
Johan Rockström è uno
degli scienziati più autorevoli sui temi della sostenibilità globale: direttore
dello Stockholm Resilience Centre e professore di Environmental Science
all’Università di Stoccolma. Anders Wijkman,
copresidente del Club di Roma, è senior advisor dello Stockholm Environment
Institute ed è stato a lungo parlamentare europeo e Policy Director dell’United
Nations Development Programme (UNDP).
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