Domenica
23 febbraio – con ritrovo alle ore 9.30 in fondo a Via Timavo, lungo il Canale
Locavaz – si terrà una escursione guidata al Lisert di Monfalcone, uno dei più
interessanti siti di osservazione dell’avifauna della costa del Golfo di
Trieste. Il rientro è previsto verso le 12.30.
Chi avesse
difficoltà a raggiungere il luogo d’incontro può contattare il WWF al numero
telefonico 335 6660843. Sono consigliati il binocolo e scarpe da escursione.
L’ESCURSIONE
Accompagnati dall’ornitologo Paolo
Utmar visiteremo il canneto del Lisert, un ambiente di grande pregio per
l’avifauna delle zone umide, oltre ad ambienti artificiali che si sono egregiamente
rinaturalizzati, come la cassa di colmata e lo stagno (cosiddetto stagno Enel).
L’area del Lisert è compresa
all’interno della zona più ricca di specie ornitiche nidificanti a livello
italiano, come riscontrato dal Progetto Atlante Italiano degli anni 80 e come
ribadito oggi dall’ atlante di Ornitho.it. Oltre agli uccelli Si tratta quindi
di un hot spot della biodiversità non solo per gli uccelli ma
anche per altri gruppi quali anfibi e libellule.
La cassa di colmata è stata
realizzata a partire dagli 70 la zona, in un tratto di mare poco profondo, che
è stato compreso all’interno di argini e utilizzato come deposito di sedimenti
derivati dallo scavo del canale di accesso al porto di Monfalcone. Attualmente
nell’area si alternano zone con vegetazione alofila, aree asciutte ghiaiose, in
parte alberate, scirpeti e specchi d’acqua poco profonda di origine
meteorica. L’avifauna è molto varia e
pregiata, con vari caradriformi nidificanti (Corriere piccolo, Fratino, Cavaliere
d’Italia, Sterna comune, Fraticello) a cui negli ultimi anni si sono sostituiti
Anatidi e rallidi. La zona è importante per l’alimentazione di specie rare e
minacciate nidificanti in ambiti vicini quali il Falco di palude e la Moretta
tabaccata. E’ probabile anche la nidificazione del Tarabuso.
AL LISERT PERCHE’
Nell’area del Lisert sono stati
annunciati diversi progetti di grande impatto: dall’approfondimento del canale
di accesso al porto di Monfalcone (per il quale è stata avviata una procedura
di valutazione d’impatto ambientale nazionale), all’ampliamento dell’impianto
di trattamento dei fanghi, le modifiche sulla centrale a carbone fino ad un
nuovo rigassificatore. Per contro, nella stessa area, sono state riaperte le
Terme Romane e nel canale Est-Ovest si annunciano interventi per la
realizzazione di nuovi posti barca, anche considerato che il settore della
nautica da diporto sta vedendo proprio al Lisert la nascita di numerose
attività.
Ma del Lisert cosa si vuole fare?
Industria, porto, terminal
energetici, diportismo, attività termale possono stare tutti assieme?
E gli ambienti naturali di pregio
sono solo un intralcio o magari potrebbero costituire un patrimonio da tutelare
ed un valore aggiunto per Monfalcone? E’ possibile ricercare la
convivenza tra aree naturali e produttive, senza sacrificare necessariamente
una delle due, magari ispirandosi ai numerosi esempi in Europa
(Koper-Capodistria senza andare troppo lontano)?
Sono domande che è il caso di porsi
nel momento in cui si inizia a discutere del nuovo Piano regolatore di
Monfalcone, perché per decidere cosa fare del territorio bisogna prima di tutto
conoscerlo approfonditamente in tutti i suoi aspetti e comprenderne il valore.
Associazione WWF Isontino “Eugenio Rosmann”
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