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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia

lunedì 2 settembre 2013

“Il mare deve vivere”: bilancio dell’iniziativa a bordo della Palinuro




di Sonia Sudic Bauzon

Si è appena conclusa la 35a edizione della campagna del WWF “Il mare deve vivere”, che aveva l’obiettivo di educare alla tutela dell’habitat marino per preservarlo alle future generazioni. L’iniziativa si è svolta in collaborazione con la Marina Militare e ha visto coinvolte le due navi scuola Vespucci e Palinuro.

Dal 23 al 27 agosto la goletta Palinuro era ormeggiata a Trieste, penultima tappa della campagna. E’ stata indubbiamente un’opportunità perfetta per avvicinare la cittadinanza ai temi della sostenibilità e della salvaguardia dell’ambiente marino, compito facilitato dal clima festoso dell’evento e anche dalla straordinaria location, che ha richiamato oltre 9.000 visitatori. A bordo c’eravamo anche noi del WWF Trieste e gli esperti dell’Area Marina di Miramare, per spiegare perché “Il mare deve vivere” e per informare sulle attività del WWF. Sul ponte della Palinuro era inoltre possibile visitare una mostra sulle tartarughe marine: una decina di pannelli per spiegare le origini, la vita, le minacce e la diffusione nel Mediterraneo di queste creature, tra le più antiche della Terra, ora minacciate di estinzione.

Il bilancio della tappa triestina della Palinuro è molto positivo, non solo per il gran numero di visitatori, ma anche e soprattutto perché questi hanno manifestato un forte interesse per l’ecosistema mare e la sua protezione, interesse, che, ci auguriamo, si traduca in comportamenti responsabili verso l’ambiente.

Alcune cifre, che si riferiscono al mar Mediterraneo, spiegano perché il WWF ha voluto questa campagna (dati WWF Italia):
  • 80-90 anni è il ritmo di rigenerazione delle acque “chiuse” del Mediterraneo, il che le rende fortemente sensibili all’inquinamento;
  • oltre 150 milioni di persone vivono lungo le coste mediterranee, con conseguenti scarichi di acque reflue in mare. L'80% degli scarichi fognari urbani è riversato senza essere trattato;
  • 100 milioni di turisti ogni anno affollano le spiagge mediterranee. La crescente cementificazione delle coste per fini turistici è una delle principali concause del degrado ecologico e della perdita di habitat naturali;
  • ogni anno 635.000 tonnellate di greggio si riversano dalle imbarcazioni nel mare Mediterraneo;
  • 500 tonnellate di plastica galleggiano in mare tra Italia, Spagna e Francia;
  • circa 1.5 milioni di tonnellate di pesce è il quantitativo pescato ogni anno nel Mediterraneo, spesso con metodi di pesca distruttivi e molte volte illegali, con enorme impoverimento della biodiversità.
Per tutti questi motivi l’impegno del WWF non si ferma con la conclusione di questa edizione de “Il mare deve vivere”. Anche la nostra Associazione continua l’attività di sensibilizzazione e tutela del mare con le seguenti iniziative:
  • visite guidate al Civico Aquario Marino, per far conoscere l’ecosistema del nostro Golfo;
  • “Un mare di rifiuti”: dopo il primo intervento esplorativo a metà luglio, proseguiremo la pulizia del fondo marino nello specchio acqueo prospiciente la sede della Canottieri Adria. L’iniziativa si chiuderà con una mostra fotografica;
  • Rigassificatore di Zaule: continuiamo, in tutte le sedi competenti, l’attività di contrasto alla realizzazione dell’impianto, che, se realizzato, provocherebbe devastanti alterazioni dell’ecosistema marino.  
Alcune foto della goletta Palinuro

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