Si è tenuto l’11 agosto un incontro con il Sindaco di Trieste, al quale hanno partecipato, oltre al WWF di Trieste, Italia Nostra e Legambiente.
Il Sindaco, Roberto Cosolini, assieme all’Assessore Elena Marchigiani e alla nuova dirigente del Servizio Urbanistica arch. Marina Cassin, ha illustrato alle Associazioni le tappe del percorso di formulazione delle direttive per la redazione del nuovo piano regolatore e di previsione delle connesse misure di salvaguardia.
Il WWF ha segnalato alcune priorità: la conoscenza dei procedimenti in itinere per il rilascio dei permessi di costruire, al fine di poter monitorare e limitare l’impatto – in particolare sul paesaggio – dei nuovi interventi edificatori, nelle more dell’adozione dei provvedimenti di salvaguardia; l’informazione precisa sulle occasioni di partecipazione al procedimento di stesura delle direttive al fine di poter offrire propri contributi alla loro redazione; la necessità che si proceda in due o più momenti sulle direttive: un primo, volto a limitare interventi in aree ambientalmente sensibili (es. costiera), un secondo, conseguente ad un ampio dibattito sull’Idea di città, imprescindibile analisi sul futuro del capoluogo per la redazione di una pianificazione che tenga conto sulla sua prevedibile vocazione in tempi medio lunghi e sugli spunti emersi nel recente dibattito promosso dall’Associazione.
E’ stato anche ribadita la necessità che le norme di salvaguardia, previste a corredo delle direttive, dovranno essere in grado di evitare le manomissioni del territorio – nelle aree di pregio paesaggistico e in quelle problematiche dal punto di vista ambientale, idrogeologico e viabilistico – possibili dopo l’abbandono della variante 118 ed il ritorno in vigore della variante 66.
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