Da meno di un mese è partita anche a Trieste la raccolta
differenziata dell’umido organico: un passo importante per ridurre la nostra
impronta ecologica.
Gli scarti alimentari e gli altri rifiuti di origine vegetale o
animale costituiscono circa il 30% dei rifiuti domestici. Si tratta di una gran
quantità di sostanza organica che è bene non vada sprecata, per non vanificare
il suo costo ambientale. Per produrre qualsiasi alimento, infatti, si sfruttano
il suolo e le risorse idriche, si consuma energia e si rilasciano nell’ambiente
sostanze inquinanti e gas serra.
Grazie alla raccolta differenziata, la frazione umida dei rifiuti
domestici non va sprecata, bensì avviata agli impianti di recupero, per
ricavarne biogas e compost, con l’ulteriore vantaggio di limitare l’emissione
di gas serra nell’atmosfera e di ridurre la quantità di rifiuti avviati
all’inceneritore.
Perché la raccolta dell'umido dia i risultati sperati, è
necessario che diventi una buona abitudine quotidiana di tutti e che sia fatta correttamente.
Per questo motivo il WWF Trieste, con la collaborazione dell’Acegas-Aps, ha
avviato una campagna informativa sia sul proprio sito web, sia informando
capillarmente i soci WWF Italia, che risiedono nei due primi rioni nei quali è
iniziata la raccolta dell’umido.
Sono stati perciò contattati i 24 soci che risiedono nei rioni di
Borgo S.Sergio e Poggi Paese invitandoli a divenire parte attiva di questa azione
di proselitismo, anche segnalandoci eventuali problematicità o proposte di
miglioramento.
La sezione Sportello rifiuti
del sito wwftrieste.altervista.org è
stata rivisitata e integrata con alcune pagine dedicate all’umido organico e
con una tabella alfabetica di facile consultazione, utilissima per sciogliere
gli eventuali dubbi sul corretto conferimento di ogni rifiuto.
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