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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia

venerdì 11 luglio 2014

Ridurre l’impronta ecologica grazie alla raccolta differenziata dell’umido organico

Da meno di un mese è partita anche a Trieste la raccolta differenziata dell’umido organico: un passo importante per ridurre la nostra impronta ecologica.
Gli scarti alimentari e gli altri rifiuti di origine vegetale o animale costituiscono circa il 30% dei rifiuti domestici. Si tratta di una gran quantità di sostanza organica che è bene non vada sprecata, per non vanificare il suo costo ambientale. Per produrre qualsiasi alimento, infatti, si sfruttano il suolo e le risorse idriche, si consuma energia e si rilasciano nell’ambiente sostanze inquinanti e gas serra.
Grazie alla raccolta differenziata, la frazione umida dei rifiuti domestici non va sprecata, bensì avviata agli impianti di recupero, per ricavarne biogas e compost, con l’ulteriore vantaggio di limitare l’emissione di gas serra nell’atmosfera e di ridurre la quantità di rifiuti avviati all’inceneritore.
Perché la raccolta dell'umido dia i risultati sperati, è necessario che diventi una buona abitudine quotidiana di tutti e che sia fatta correttamente. Per questo motivo il WWF Trieste, con la collaborazione dell’Acegas-Aps, ha avviato una campagna informativa sia sul proprio sito web, sia informando capillarmente i soci WWF Italia, che risiedono nei due primi rioni nei quali è iniziata la raccolta dell’umido.
Sono stati perciò contattati i 24 soci che risiedono nei rioni di Borgo S.Sergio e Poggi Paese invitandoli a divenire parte attiva di questa azione di proselitismo, anche segnalandoci eventuali problematicità o proposte di miglioramento.
La sezione Sportello rifiuti del sito wwftrieste.altervista.org è stata rivisitata e integrata con alcune pagine dedicate all’umido organico e con una tabella alfabetica di facile consultazione, utilissima per sciogliere gli eventuali dubbi sul corretto conferimento di ogni rifiuto. 

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