Anche se in Italia la
notizia non è stata sufficientemente diffusa dai media, la IUCN, Intrnational Union for
Conservation of Nature (Unione Internazionale per la Conservazione della
Natura), ha pubblicato, lo scorso 8 maggio, i criteri per la nuova Lista Rossa degli Ecosistemi minacciati.
Questa lista si va ad aggiungere alla precedente Lista Rossa delle specie che molti già conoscono. Infatti, così
come le specie sono classificate sulla base del loro rischio di estinzione,
anche per gli ecosistemi sono stati definiti i criteri di identificazione del
loro stato di conservazione e le corrispondenti categorie di minaccia a livello
internazionale. Al momento, con i fondi disponibili, l’organizzazione sta
lavorando per categorizzare gli ecosistemi dell’America settentrionale e
meridionale ma spera di completare la catalogazione a livello mondiale entro
l’anno 2025.
LE CATEGORIE
-
Collapse (CO),
ecosistemi irrimediabilmente danneggiati [analoga alla categoria Estinto (EX) per le specie];
-
Critically
Endangered (CR), ecosistemi a severo rischio di
tracollo;
-
Endangered
(EN), ecosistemi a rischio;
-
Vulnerable
(VU), ecosistemi vulnerabili;
-
Near
Threatened (NT), ecosistemi prossimi alla minaccia;
-
Least
Concern (LC), ecosistemi in un non preoccupante stato di conservazione;
-
Data
Deficit (DD), ecosistemi per i quali le informazioni sono insufficienti;
-
Not
Evaluated (NE), ecosistemi non valutati.
LA RILEVANZA DEL
PROGETTO
Il progetto pubblicato dalla IUCN ha una rilevanza
notevole, soprattutto in seguito al fallimento del settimo obbiettivo del Millennium Development Goals, con il
quale ci si prefissava di ridurre la perdita della biodiversità entro il 2010. Anche
se, comunemente, il termine biodiversità
è riferito unicamente a livello tassonomico, esso andrebbe esteso ad altri
livelli come quello genetico (diversità
genetica, base del potenziale evolutivo delle specie), o ecosistemico (diversità ecosistemica). All’interno dell’(eco)sistema
ciascuna specie inserita svolge una determinata funzione (nicchia ecologica),
più o meno rilevante per il mantenimento del sistema stesso. Pertanto, al fine
di raggiungere gli obiettivi precedentemente falliti, le nuove politiche
nazionali ed internazionali non dovrebbero soltanto puntare ad una salvaguardia
degli habitat –la scomparsa degli habitat è infatti la principale fonte di
perdita della diversità specifica- ma anche alla salvaguardia delle funzioni
delle stesse specie all’interno del sistema. Per tale scopo, il completamento
del virtuoso progetto della Lista Rossa degli Ecosistemi risulterebbe, quindi,
uno strumento estremamente valido e standardizzato.
Link fondamentali:
-
IUCN Red
Listo f Ecosystems: http://www.iucnredlistofecosystems.org/about-us/red-list-ecosystems/#cat;
Altri Link:
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