La
Costiera triestina è caratterizzata, in alcuni suoi tratti, da una morfologia a
terrazzamenti di grande rilevanza paesaggistica e naturalistica, conseguente a
una scelta insediativa e di colture agricole di eredità secolare a riparo dal
freddo vento di bora. Anni di abbandono hanno reso quasi indistinguibile il suo
ordito di muri a secco prevalentemente in pietra arenaria, con scalinate,
recinzioni e collegamenti pedonali che il naturale rimboschimento e il
progressivo crollo hanno reso oggi quasi inaccessibili.
La
recente ripresa delle attività agricole ha condotto il WWF di Trieste e alcuni
coltivatori a una prima condivisione di obiettivi di tutela e riutilizzo
partendo dal presupposto che questo mosaico ambientale e paesaggistico giovi
alla conservazione della biodiversità, in un ecosistema mediterraneo ai suoi
massimi limiti settentrionali.
Ecologia
e biodiversità saranno i temi trattati nel corso della sessione triestina del Terzo
Incontro Mondiale dei Paesaggi Terrazzati, che si terrà il prossimo ottobre.
La
candidatura di Trieste, quale sede periferica dell’incontro, è stata voluta e
presentata dal WWF Trieste, che da anni
si confronta con la comunità, le categorie economiche e le istituzioni
locali sulla tutela del paesaggio terrazzato della costiera triestina, un paesaggio ‘a pastini’ di indiscutibile
pregio ambientale e culturale, ma che rischia un progressivo degrado a causa
dell’abbandono delle coltivazioni.
L’incontro
con esperti internazionali sarà l’occasione perfetta di dialogo e confronto sul
tema della tutela e degli utilizzi agricoli dei terrazzamenti.
Nessun commento:
Posta un commento