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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia

giovedì 26 maggio 2016

Il WWF ha consegnato le 190 mila firme di #soslupo al Ministro Galletti

Una delegazione del WWF Italia guidata dal presidente onorario del Fulco Pratesi ha consegnato ieri sera 187.925 firme al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti (raccolte sul sito del WWF Italia e su petizioni collegate all’#soslupo, lanciate su Change.org da altre Associazioni come Lipu, Greenpeace, LAV e Verdi) in difesa del lupo. Nell’ incontro il WWF ha ribadito al ministro il proprio No e quello dei quasi duecentomila cittadini che hanno sottoscritto la petizione alla possibilità di prevedere, nel Piano per la gestione del lupo, ipotesi di abbattimenti. Secondo il WWF, infatti, gli abbattimenti non solo sono inutili per la conservazione e gestione del lupo ma rischiano di sortire l’effetto contrario aumentando il bracconaggio e la predazione del lupo su animali domestici. Il WWF ha quindi chiesto che l’esclusione di applicabilità delle deroghe sui lupi riguardi esplicitamente e in maniera inequivocabile non solo i parchi nazionali ma anche quelli regionali e tutto il sistema di aree protette.

Il ministro Galletti, nella convinzione che le misure preventive previste dal piano siano sufficienti e che si possa arrivare ad eventuali abbattimenti solo in casi estremi, ha purtroppo ribadito la scelta delle deroghe ma si è reso disponibile a intervenire per rendere più chiari alcuni passaggi del provvedimento che si riteneva potessero essere fraintesi in sede di applicazione.
“Noi del WWF vogliamo che l’Italia rimanga un paese per lupi. Che il lupo sia cattivo è favola alla quale non credono più nemmeno i bambini. Insieme dobbiamo costruirgli un futuro diverso nel quale poter trasmettere l’emozione di vederlo correre nei prati anche alle generazioni che verranno [...]”. Ha dichiarato il presidente onorario del WWF Fulco Pratesi incontrando il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
Ogni anno muoiono non meno di 300 lupi, molti a causa del veleno, di trappole e fucili. Il WWF continuerà con il suo impegno per difendere del lupo in Italia, vittima da un lato dei bracconieri e dall'altro della disinformazione, fornendo ad alcuni Parchi Nazionali attrezzature digitali (collari satellitari e fototrappole) utili per la prevenzione degli atti illegali e per il monitoraggio della presenza della specie nelle nostre aree naturali protette.
Inoltre il WWF Italia continua la sua campagna anti-bracconaggio collegata all’SMS solidale 45599 dal titolo “Fermiamo Insieme il Massacro di Natura” alla quale è possibile contribuire fino al 30 maggio.


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