Una delegazione del
WWF Italia guidata dal presidente onorario del Fulco Pratesi ha consegnato ieri
sera 187.925 firme al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti (raccolte sul
sito del WWF Italia e su petizioni collegate all’#soslupo, lanciate su Change.org
da altre Associazioni come Lipu, Greenpeace, LAV e Verdi) in difesa del lupo.
Nell’ incontro il WWF ha ribadito al ministro il proprio No e quello dei quasi
duecentomila cittadini che hanno sottoscritto la petizione alla possibilità di
prevedere, nel Piano per la gestione del lupo, ipotesi di abbattimenti. Secondo
il WWF, infatti, gli abbattimenti non solo sono inutili per la conservazione e
gestione del lupo ma rischiano di sortire l’effetto contrario aumentando il
bracconaggio e la predazione del lupo su animali domestici. Il WWF ha quindi
chiesto che l’esclusione di applicabilità delle deroghe sui lupi riguardi
esplicitamente e in maniera inequivocabile non solo i parchi nazionali ma anche
quelli regionali e tutto il sistema di aree protette.
Il ministro Galletti,
nella convinzione che le misure preventive previste dal piano siano sufficienti
e che si possa arrivare ad eventuali abbattimenti solo in casi estremi, ha
purtroppo ribadito la scelta delle deroghe ma si è reso disponibile a
intervenire per rendere più chiari alcuni passaggi del provvedimento che si
riteneva potessero essere fraintesi in sede di applicazione.
“Noi del WWF vogliamo
che l’Italia rimanga un paese per lupi. Che il lupo sia cattivo è favola alla
quale non credono più nemmeno i bambini. Insieme dobbiamo costruirgli un futuro
diverso nel quale poter trasmettere l’emozione di vederlo correre nei prati
anche alle generazioni che verranno [...]”. Ha dichiarato il presidente
onorario del WWF Fulco Pratesi incontrando il ministro dell’Ambiente Gian Luca
Galletti.
Ogni anno muoiono non
meno di 300 lupi, molti a causa del veleno, di trappole e fucili. Il WWF
continuerà con il suo impegno per difendere del lupo in Italia, vittima da un
lato dei bracconieri e dall'altro della disinformazione, fornendo ad alcuni
Parchi Nazionali attrezzature digitali (collari satellitari e fototrappole)
utili per la prevenzione degli atti illegali e per il monitoraggio della
presenza della specie nelle nostre aree naturali protette.
Inoltre il WWF Italia
continua la sua campagna anti-bracconaggio collegata all’SMS solidale 45599 dal
titolo “Fermiamo Insieme il Massacro di Natura” alla quale è possibile
contribuire fino al 30 maggio.
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