WWF ITALIA LEGAMBIENTE
TRIESTE, 13 APRILE 2015
Dal momento della presentazione del
progetto di rigassificatore nella baia di Muggia da parte di Gas Natural, le
associazioni ambientaliste iniziarono ad analizzare in modo approfondito il
progetto, i documenti e gli studi presentati, notando una quantità rimarchevole
di incongruenze, imprecisioni o errori e soprattutto l'evidente
sottovalutazione degli effetti nocivi di questo progetto sull'ambiente marino e
– potenzialmente – su tutta la popolazione delle aree coinvolte.
Contestualmente, le associazioni
individuarono e proposero una serie di correttivi e di alternative tecnologiche
che sono stati semplicemente ignorati dalla ditta proponente.
Dopo aver segnalato all'opinione
pubblica, ai media e anche alla Commissione VIA tutte queste problematiche, e
dopo che la Commissione VIA non ha ritenuto di dover approfondire le nostre
critiche e osservazioni, le associazioni WWF Italia e Legambiente hanno
ritenuto necessario presentare – nel novembre 2009 – un ricorso al TAR del
Lazio per l'annullamento del decreto n. 808 del 27 luglio 2009, emesso dal
Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali - recante il giudizio favorevole di compatibilità ambientale relativamente
al progetto presentato dalla Società Gas Natural Internacional SDG SA, relativo
al progetto di realizzazione di un impianto di rigassificazione di GNL nel
porto industriale di Trieste – località Zaule, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 183 dell’ 8 agosto 2009, e di tutti i decreti e pareri connessi
con il suddetto decreto di compatibilità ambientale.
I successivi sviluppi a livello locale
e nazionale facevano credere che il progetto sarebbe stato bocciato dal Governo
(vedi il decreto di sospensione del Ministero dell’Ambiente del 18.04.2013), ma
da ultimo il parere della Commissione Tecnica VIA-VAS del 6 febbraio 2015 ha
confermato la pronuncia di VIA, ed è stata dunque riavviata la procedura di
autorizzazione alla costruzione e all'esercizio del contestato progetto di
impianto di rigassificazione di GNL nel Porto Industriale di Trieste.
Il rischio è che tutte le motivazioni
critiche finora presentate – sia di carattere ambientale che di carattere
economico e trasportistico – siano considerate completamente superate dai
pareri e dai decreti emessi finora dagli organi governativi.
Per questo motivo il 25 marzo scorso
le associazioni firmatarie hanno deciso di chiedere al TAR del Lazio la
fissazione dell'udienza di discussione del ricorso (la cosiddetta “istanza di
prelievo”).
Chiediamo ora alle istituzioni e ai
loro rappresentanti, che nel corso di questi anni hanno manifestato la loro
contrarietà alla realizzazione di questo impianto, di adoperarsi in sede
politica, amministrativa e giudiziaria per scongiurare l’approvazione finale
del Governo e sostenere l’azione giudiziaria promossa dalle associazioni
ricorrenti.
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