I sottoscritti, rappresentanti dei
comuni costieri dell'Alto Adriatico, convenuti a Capodistria il 24 marzo 2015,
confermano all'unanimità la loro posizione contraria all'impianto di
rigassificazione in progetto a Zaule (Trieste).
Richiamano in primo luogo quanto
sostenuto dalla Commissione Europea secondo la quale l'eventuale collocazione
di un rigassificatore LNG nell'Alto Adriatico dovrà essere decisa dall'Italia in accordo con la Slovenia.
I sottoscritti confermano le
motivazioni contrarie che riguardano:
•
i
condizionamenti al traffico marittimo in quanto la movimentazione delle navi
gasiere ostacolerebbe lo sviluppo previsto delle movimentazioni navali nei
golfi di Trieste e Capodistria, con ciò compromettendo anche la crescita del
processo di integrazione e sviluppo dei porti dell'Alto Adriatico;
•
il
pericolo di inquinamento del golfo di Trieste e le sue possibili ripercussioni
anche sulle coste del litorale sloveno;
•
le
conseguenti ricadute anche sullo sviluppo della attività turistiche, fondamentali
per l'economia di queste aree;
•
le
procedure di calcolo dei rischi di incidente per l'ambiente circostante
associati all'impianto, alla movimentazione delle gasiere ed alla sua
collocazione. Le procedure si sono basate su modelli probabilistici non accettabili
per un impianto come il rigassificatore, collocato in area fortemente
antropizzata e in adiacenza ad altri impianti a rischio di incidente rilevante.
I
comuni del litorale sloveno e giuliano Capodistria,
Isola, Pirano, Ancarano, Trieste, Muggia, San Dorligo – Dolina, promotori dell'iniziativa odierna,
rivolgono un forte richiamo
•
al
Governo italiano affinchè non approvi il progetto di insediamento del
rigassificatore a Zaule (Trieste);
•
al
Governo sloveno affinchè riconfermi e faccia valere la posizione contraria al
progettato rigassificatore sia nei confronti dell'Italia che della Commissione
Europea;
•
esprimono
il loro supporto alla Regione Friuli Venezia Giulia, chiamata a confermare la
sua netta contrarietà all'impianto con la negazione all'intesa con i Ministeri.
All'appello
aderiscono i parlamentari della Slovenia eletti in quest'area, presenti
all'iniziativa.
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