Un altro appuntamento di "Adriatico, una storia scritta
sull'acqua" la manifestazione su natura, cultura, economia e
paesaggio del mondo adriatico, organizzata dall'Associazione ambientalista
Marevivo con la collaborazione del Gruppo/Skupina 85 e del quotidiano Primorski
Dnevnik.
Martedì 24 marzo alle ore 18 alla Sala degli incontri del Vis A
Vis/Duchi D' Aosta - piazza dello Squero vecchio, 1 - Trieste e ci sarà
l’incontro su:
IL DRAGOGNA RACCONTA
Tra terra rossa e terra gialla, Confini di terra e di mare
Conversazione con Franco Juri, direttore del Museo del Mare Sergej Mašera
di Pirano, Drago Kraljević, già ambasciatore della Repubblica Croata a Roma, e
Marino Vocci
Quest'anno il ciclo di incontri ha scelto di raccontare anche altre
storie legate all'acqua presente in Adriatico, quella dei fiumi il cui
corso termina proprio in questo mare mettendo in comunicazione
mondi diversi:
quello del mare e quello della terra. Apre questa nuova
tematica l'incontro dedicato al fiume Dragogna, il fiume istriano che nasce tra
i monti della Savrinia e sfocia nel vallone di Pirano, superando la
miniera di Siccole e scorrendo attraverso le saline, sorte proprio tra i
canali e i piani argillosi della sua foce a delta. Con i suoi 28
chilometri è uno dei più lunghi fiumi della penisola e, per anni, ha rappresentato
il confine tra Slovenia e Croazia, dividendo l'Istria. La conversazione tra gli istriani Franco Juri, ora direttore del Museo Sergej Mašera di Pirano ma già ambasciatore della Repubblica Slovena in Spagna e a Cuba, e Drago Kraljević, già ambasciatore della Repubblica Croata a Roma, cercheranno di toccare la realtà di un confine che è anche quello di Schengen e che tra non molto dovrebbe cadere. Un fiume (canale?) che racconta mille storie di relazioni tra persone e territori e che è diventato luogo di divisioni, contrapposizioni e strumentalizzazioni, come il recente dibattito sul confine marittimo nel Golfo di Pirano. Marino Vocci, nativo della poco distante Caldania - prima parte del comune di Pirano, oggi Slovenia, e poi di quello di Buie, oggi Croazia - parlerà di un confine tra la terra rossa e la terra gialla che ha attraversato, senza accorgersene, migliaia di volte.
Nessun commento:
Posta un commento