La mostra è stata prorogata fino al 25 gennaio
“Stop ai crimini di Natura!”
E’ questo il titolo della mostra organizzata
dal WWF Trieste e dal Servizio CITES del Corpo forestale dello Stato, in
collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste, che si terrà
dal 29 novembre 2014 al 6 gennaio 2015.
Per la prima volta nella mostra “Stop ai crimini di Natura” saranno
esposti al pubblico alcuni reperti confiscati, provenienti da sequestri
fatti dal Nucleo Operativo CITES di Trieste: avorio, pelli di rettili, coralli, trofei di caccia e molto altro.
L’iniziativa si inserisce nella campagna del
WWF nazionale e internazionale “Stop ai crimini di Natura” volta a denunciare
il traffico illegale di fauna e flora selvatiche. Ogni anno centinaia di
milioni di animali e piante protetti vengono predati per essere venduti sul
mercato nero come animali da compagnia, oppure uccisi e trasformati in trofei,
pellicce, souvenir, amuleti, in un circolo vizioso che si alimenta grazie al
valore sempre più alto delle specie che via via si estinguono. Queste attività
illecite hanno portato molte specie sull’orlo dell’estinzione.
Per capire le dimensioni del fenomeno, basti
pensare che Il traffico illegale delle
specie protette è il quarto mercato illegale dopo droga, armi ed esseri umani,
con un giro d'affari di 23 miliardi di dollari l'anno. La cifra sale fino a
decuplicarsi se si aggiungono i proventi della pesca illegale, del taglio
illegale di alberi di pregio delle foreste tropicali, dello scarico di rifiuti
tossici e di tutti gli altri crimini ambientali. Denari che va ad arricchire la
criminalità internazionale a danno dell’ambiente, spesso per finanziare movimenti terroristici.
L’obiettivo della mostra è anche quello
d’informare come l’acquisto, spesso inconsapevole, di oggetti realizzati con specie animali o
vegetali in pericolo di estinzione, danneggia irreparabilmente l’ambiente. La
loro importazione può comportare il rischio di una forte sanzione, oltre alla
confisca dell’oggetto.
Anche in Italia lo scenario è drammatico: si
consuma una violazione in materia di tutela ambientale ogni 43 minuti e i reati
contro gli animali e la fauna
selvatica rappresentano il 22%
del totale del reati ambientali.
Visitando la mostra sarà possibile firmare
una petizione per chiedere sanzioni più severe per l’uccisione di animali
selvatici e precise garanzie per il mantenimento e il rafforzamento del Corpo
Forestale dello Stato che svolge un ruolo essenziale di contrasto ai reati
ambientali.
La mostra sarà visitabile presso il Museo
Civico di Storia Naturale di Trieste (via dei Tominz, 4) dal 29 novembre 2014
al 6 gennaio 2015, dalle 10 alle 17, tutti i giorni, escluso il martedì.
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