Continuano gli
appuntamenti di "Adriatico, una storia scritta sull'acqua" la manifestazione su natura,
cultura, economia e paesaggio del mondo adriatico, organizzata
dall'Associazione ambientalista Marevivo con la collaborazione del
Gruppo/Skupina 85 e del quotidiano Primorski Dnevnik.
Venerdì 25 ottobre alle ore 18 presso la Sala degli incontri del
CAI XXX Ottobre, via C. Battisti, 22 III piano ci sarà l'incontro su:
Le
vie del ghiaccio
La grande storia del
ghiaccio dalla Selva di Ternova attraverso il Carso ad Alessandria d'Egitto
Ne parleranno il
biologo Sergio Dolce
e Marino Vocci del
Gruppo/Skupina 85
La conservazione dei
cibi è sempre stata un capitolo importante per la storia dell’umanità
soprattutto quando mancavano le attuali tecnologie attuali ed era problematico
conservare e trasportare le sostanze deperibili. Da questa considerazione si
deduce il grande peso economico che aveva la produzione del sale e del
ghiaccio, che permettevano quindi anche il trasporto degli alimenti.
Se nel caso del sale ci
pensava in modo "naturale" l'acqua di mare incanalata nelle saline,
per il ghiaccio era necessario raccoglierlo in blocchi alla fonte dei ghiacciai
montani, nelle cavità dove si conservava (dette grotte di ghiaccio) oppure
bisognava aspettare la stagione fredda e rompere la superficie ghiacciata di
laghi e stagni. Un'intensa attività economica poiché il ghiaccio veniva
trasportato e venduto nelle città e anche a Trieste. Ne derivò la necessità di
conservarlo dall'inverno fino all'estate successiva: furono così costruite le
cosiddette "ghiacciaie", una sorta di profonde cisterne in pietra
dove i blocchi venivano deposti a strati e coperti con la paglia. Non solo: il
ghiaccio veniva anche esportato e trasportato via mare verso molti porti del
Mediterraneo e, addirittura, anche se sembra incredibile, fino ad Alessandria
d'Egitto.
In occasione della conferenza, verrà presentato da Marino Vocci del
Gruppo/Skupina 85 il volume Le
rotte di Alessandria (2011, Edizioni EUT) in cui si
racconta un’altra importante storia legata all’emigrazione verso la metropoli
egiziana della seconda metà dell’Ottocento.
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