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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia

martedì 6 agosto 2013

Piano di Gestione del Carso


di Guido Pesante
La regione FVG, per molti  anni, ha opposto un duro ostruzionismo alla istituzione di Rete Natura 2000 sul suo territorio ed in particolare ha operato addirittura oltre il limite della legalità comunitaria nel tentativo di ridurre le dimensioni di ZPS (Zone di Protezione Speciale) e SIC (Siti di Importanza Comunitaria) sul Carso. Soltanto la minaccia di pesantissime sanzioni ed un reclamo del WWF Italia alla Commissione Europea l’hanno indotta ad effettuare la perimetrazione dovuta, che ora comprende circa 12mila ettari di superficie nelle province di Trieste e Gorizia.

Affinché però il percorso istitutivo della ZPS e del SIC  venisse portato a compimento  era  ancora necessario adottare misure di conservazione relative alla tipologia di area tutelata entro la quale la ZPS e SIC del Carso sono inclusi (area biogeografica continentale), e poi specificare puntualmente tali misure con riferimento proprio al Carso triestino e goriziano.
Ancora una volta tale percorso ha dovuto fare affidamento, come stimolo, al pungolo europeo e il FVG ha approvato  solo pochi mesi or sono  le misure di conservazione dei  Siti continentali, mentre appena  ora si è definita la fase conclusiva per la approvazione anche del Piano di Gestione del Carso stesso.

L’approvazione non è necessaria soltanto per evitare sanzioni, ma – ed è un discorso importantissimo per un’area  come quella carsica sulla quale insistono significative attività umane, in particolare agricole -  per poter  partecipazione con successo  alla distribuzione dei fondi europei  del nuovo  programma comunitario 2014 – 2020, che privilegia appunto le aree di pregio   ambientale dotate della strumentazione di tutela prevista.

Gli uffici regionali hanno  presentato ufficialmente al pubblico  la proposta di misure del Piano di Gestione, elaborate dopo un  capillare processo partecipativo  che ha coinvolto tutti i portatori di interesse del territorio; la proposta dovrà ora passare attraverso il vaglio dei comitati tecnici regionali, della  IV commissione consiliare (ambiente), e dovrà essere adottata dalla Giunta Regionale; dopodichè si aprirà la fase delle osservazioni (60 gg.) per giungere infine alla approvazione del documento ad opera del Presidente della Giunta Regionale. Si spera – dopo tanto , e piuttosto indecente, tergiversare del passato -  entro la fine dell’anno solare.

Il documento presentato al pubblico appare di buon livello tecnico ed estremamente  - forse persino troppo – aperto alle esigenze del mondo agricolo, che ha visto riconosciute praticamente tutte le proprie istanze ed in particolare la richiesta di riduzione, ulteriore,  del gravame della valutazione di incidenza e la facoltà, sotto determinate condizioni,  di ampliamento delle superfici di coltivo anche su aree boscate e di landa.
E’ impegno del WWF mantenere alta la vigilanza sul percorso  deliberativo ancora da compiersi onde scongiurare sia ulteriori perdite di tempo, sia un indebolimento delle condizioni di tutela naturalistica  che costituiscono, varrà sempre il caso di ricordarlo, la prima ragion d’essere della istituzione di Rete Natura 2000.

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